Sempre attuale il problema annoso e paradossale dei cinghiali nella Capitale: gabbie distrutte nella riserva dell’Insugherata: tutte fuori uso le gabbie posizionate per catturarlo nella riserva dell’Insugherata. Un sabotaggio che complica la gestione degli ungulati la cui presenza, in città, non sembra diminuire.
Quella dell’Insugherata era la terza riserva naturale dove avevamo avviato il piano di contenimento, afferma Maurizio Gubbiotti, presidente dell’ente regionale RomaNatura. Le gabbie rappresentano lo strumento principale per cercare di contenere la presenza di questa specie, prevista anche nel protocollo sottoscritto con Roma Capitale. “Ma dovrebbero essere posizionate nel contesto urbano – ha chiarito Gubbiotti – per prendere i cinghiali quando escono dalle riserve”.Cosa frequente perché “le recinzioni che perimetrano il parco dell’Insugherata sono piene di varchi” ei cinghiali ne approfittano, per spingersi in città alla ricerca di cibo. Ma quanti sono i cinghiali a Roma? Si stima due o tremila – ha specificato Gubbiotti – e l’obiettivo è catturarne un migliaio l’anno”,, indispensabili per ridurre la pressione ecologica.
iL caso dell’Insugherata si unisce ad altri fattori come l’interazione con l’uomo è i rifiuti per strada. Il contenimento resta la via più ragionevole al posto delle soluzioni cruente contrastate dagli animalisti.