Roma brucia: incessanti, pericolosi, ostici da domare, gli incendi nella capitale e in tutto il territorio del Lazio continuano a divampare e a creare danni e pericoli alla comunità.
L’ultimo in ordine di tempo è un rogo che ha distrutto un capannone edile di 300 metri quadrati. E’andata infatti completamente distrutta un’attività industriale che si occupa di lavori edlli e di muratura.
L’incendio è divampato a Velletri ed ha carbonizzato materiale da lavoro ed alcuni mezzi di movimento di terra. Sul posto due squadre dei vigili del fuoco, con l’ausilio di due autobotti.
La struttura – un capannone di circa 300 metri quadri in muratura con copertura in lamiera – è andata a fuoco; danneggiate anche ruspe macchinari da lavoro. Nessuno è rimasto ferito né intossicato.
Sul posto anche la polizia per ricostruire la dinamica e ascoltare il proprietario, appurando come non ci siano state minacce o discussioni: da accertare dunque le cause scatenanti dell’incendio, l’ennesimo in realtà che in pochi giorni ha infiammato diversi aree di Roma e provincia, dalla Laurentina alla Colombo, Magliana e Pratica di Mare, passando per Tivoli, Civitavecchia, Ardea e Castel Fusano.
Focolai spesso alimentati da rifiuti di discariche a cielo aperto, abusive, e dagli immancabili piromani e incivili. I cittadini chiedono interventi, bonifiche delle discariche e telecamere per stanarli, sperando che anche la siccità aiuti a stemperare un problema, quello delle fiamme, particolarmente intenso d’estate.