I reati contestati agli otto, tra cui Mirko Ieni e la madre di una delle ragazzine, sono a diverso titolo sfruttamento della prostituzione,cessione di droga, estorsione, detenzione di materiale pedopornografico e prostituzione minorile. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone ed il sostituto Cristiana Macchiusi hanno chiesto inoltre il processo per Mirko Ieni in quanto ritenuto promotore del giro di prostituzione.