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Roma, arriva la prima sconfitta. Mourinho: “Dobbiamo creare di più”

Mourinho aveva avvertito, cinque vittorie non sono 50. E soprattutto: “Non potremo vincerle tutte”. E infatti per la prima volta la Roma è caduta. Solo che non ci aspettava lo facesse in maniera così rovinosa, a Verona, contro una squadra ancora a zero punti. Fa male soprattutto il modo in cui è arrivata: con tre gol subiti, dopo la perla di Pellegrini che avrebbe meritato ben altro punteggio.

Ma che qualcosa andasse corretto lo si era avvertito già nella gara interna con il Sassuolo. In quel caso un formidabile Rui Patricio coprì le magagne di una difesa in seria difficoltà, con il Verona il portoghese non ha potuto far molto altro se non evitare una goleada. E se i tiri in porta si contano col contagocce allora la vittoria diventa un miraggio.

Eppure quando Lorenzo Pellegrini, un po’ Totti un po’ Amantino Mancini, aveva portato avanti i giallorossi col tacco, tutto sembrava presagire ad un’altra vittoria, l’ennesima del ciclo Mou. Prima ne erano arrivare sei, non tutte in scioltezza. Col Verona, fresco di nuovo allenatore, i giallorossi non hanno saputo colmare con la grinta e il talento i meccanismi che vanno ancora sistemati.

Mourinho non si nasconde: “Niente da dire sullo sforzo, ma non ci siamo adattati bene al loro modo di giocare. Abbiamo perso tanti duelli individuali, adesso dobbiamo capire gli errori. Conoscevamo le loro qualità. Anche prima di cambiare allenatore avevano dato problemi alle squadre affrontate, era una squadra difficile da battere. Ci hanno messo in difficoltà sulla fascia sinistra, ma conoscevamo la situazione. L’abbiamo interpretata male a gara in corso. A fine primo tempo stavamo vincendo 1-0 e ne abbiamo riparlato, non siamo stati colti di sorpresa dalla loro reazione. Dobbiamo avere più gioco davanti e vincere più duelli uno contro uno. Domani, a mente fresca, ci sarà modo di fare ulteriori considerazioni”.