Incappucciati e armati di pistola e coltello, sono entrati in un bar di via di Tor Pignattara, a Roma, gestito da una ragazza del Bangladesh di 24 anni, allontanandosi solo dopo essersi appropriati di 2.000 euro in contanti. E’ successo nella tarda serata di ieri e alla fine pero’ i due sono stati arrestati. Prima di uscire dal bar, uno dei due e’ stato affrontato dal fidanzato della 24enne, un giovane del Bangladesh di 31 anni, presente nel locale, ingaggiando con lui una breve colluttazione. Attimi di concitazione che hanno comunque permesso alla vittima di contattare tempestivamente il 112. I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma si sono precipitati nella zona indicata, rintracciando uno dei due rapinatori, un albanese di 28 anni, mentre tentava di darsela a gambe levate. I militari lo avevano quasi raggiunto quando gli hanno intimato l’alt: per tutta risposta, il giovane ha puntato contro di loro una pistola. Grazie alla professionalita’, all’esperienza e al sangue freddo dei carabinieri del Nucleo radiomobile di Roma e degli agenti del commissariato di Roma Tor Pignattara, nel frattempo sopraggiunti in supporto dei militari, il malvivente e’ stato immobilizzato e disarmato senza dover ricorrere all’uso delle armi in dotazione. Successivamente, la pistola e’ risultata essere un’arma calibro 7,65 con matricola abrasa, con colpo in canna e pronta a fare fuoco. Dopo pochi minuti, e’ scattata la perquisizione nell’appartamento del 28enne arrestato, a poca distanza dal bar ’’visitato’’, in via Gabrio Serbelloni, all’interno del quale i carabinieri hanno rintracciato il suo complice, un altro albanese di 28 anni, che aveva ancora in tasca il coltello utilizzato durante il colpo. Gli arrestati sono stati portati nel carcere di Regina Coeli, dove rimarranno a disposizione dell’autorita’ giudiziaria. Dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare se i rapinatori abbiano avuto o meno l’aiuto di altri complici.