Allarme terrorismo, in Italia misure di sicurezza dopo la guerra da Hamas in Israele. Tutte le strutture di sicurezza italiane sono state invitate a alzare l’attenzione.
Subito dopo il raid di Hamas sono partiti i monitoraggi in particolare su chi è entrato in Italia negli ultimi giorni e su chi si trova nei centri di accoglienza per migranti, di prima e seconda fascia.
La premier Giorgia Meloni ha parlato di rischio emulazione. Cresciuti i presidi davanti agli obiettivi sensibili: solo a Roma sono 4 mila, 400 quelli più vigilati.
“Non ci sono situazioni di particolare allarme, ma la vigilanza è stata comunque rinforzata”, ha detto il prefetto di Roma Lamberto Giannini, grande esperto di terrorismo internazionale, a capo per anni della Digos della Capitale.
La vigilanza è alta nella Capitale come in tutta Italia, per gli obiettivi ebraici ed israeliani, per ministeri, sedi istituzionali e diplomatiche, aeroporti, porti, frontiere e non solo