Braccia tese e una bandiera con una svastica sopra il feretro. Così ieri a Roma, alla chiesa di Santa Lucia, in Circonvallazione Clodia, è stata salutata per l’ultima volta Alessia Augello. L’episodio ha suscitato clamore e sdegno. Tanto che anche il Vicariato di Roma ha commentato l’episodio, definito ‘inaccettabile’.
La diocesi di Roma “deplora con fermezza quanto accaduto ieri, davanti alla parrocchia di Santa Lucia, alla totale insaputa del parroco don Alessandro Zenobbi e di tutto il clero parrocchiale, al termine della celebrazione di un funerale”, quando sulla bara è stata messa una bandiera con la svastica nazista, “simbolo orrendo inconciliabile con il cristianesimo”, riporta l’Ansa.
Il Vicariato di Roma parla di “strumentalizzazione ideologica grave, offensiva e inaccettabile e conferma quanto detto dal parroco don Zenobbi: Quanto si è verificato all’esterno della chiesa è avvenuto senza nessuna autorizzazione”. Non si placa quindi la polemica a seguito dell’episodio consumato alla chiesa nel cuore del rione Prati.