ROMA. AFFITTA VILLA A ROCCA PRIORA PER COLTIVARE “A CICLO CONTINUO” LA MARIJUANA

450 piante coltivate nelle diverse fasi della crescita per garantire un “ciclo continuo” nella produzione della marijuana.

E’ quanto hanno scoperto gli agenti del Commissariato Trevi diretto dal dr. Lorenzo Suraci, a conclusione di alcuni servizi antidroga svolti nelle vicinanze di Campo de’ Fiori. E’ stato proprio grazie agli sviluppi investigativi di un’indagine su alcuni abituali utilizzatori di sostanze stupefacenti, che i poliziotti sono riusciti ad individuare un “produttore di peso” nel mercato della capitale.

Gli agenti lo hanno tenuto per diversi giorni sotto osservazione, fino a quando hanno deciso di entrare in azione.

Sottoposto ad un controllo mentre era a bordo della sua auto, il giovane ha mostrato da subito segni di nervosismo e insofferenza.

A confermare i sospetti dei poliziotti e del dr. Antonino Mendolia che ha condotto le operazioni è stato un particolare.

Quando hanno raggiunto una villa nella disponibilità del giovane in località Rocca Priora, è stata la potenza e il lampeggiare del contatore elettrico digitale posizionato all’interno di un apposito vano sul muro di cinta della proprietà e che segnalava di “ridurre il carico”.  

Una potenza eccessiva e non giustificata anche per quell’immobile di così grandi dimensioni.

Quando sono entrati all’interno infatti hanno scoperto che il locale seminterrato e la mansarda erano state interamente dedicate alla produzione della Marijuana.

450 piante nelle diverse fasi della crescita erano state sistemate in appositi vasi.

Un impianto di irrigazione e areazione dei locali , e poi lampade, fertilizzanti, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento oltre ad una macchina per il sottovuoto.

I poliziotti hanno anche sequestrato circa 800 gr di sostanza stupefacente già pronta per essere confezionata e distribuita.

Al termine degli accertamenti S.E., 38enne romano, con precedenti di Polizia, è stato arrestato per il reato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini degli investigatori proseguono per individuare eventuali relazioni tra il pusher ed altri collaboratori incaricati di distribuire il prodotto al dettaglio.

Tra il materiale sequestrato è stato infatti rinvenuto anche un foglio riportante annotazioni di nomi e cifre di denaro.