E’ stato un’importante figura dell’ebraismo italiano. Oggi suo figlio Riccardo, il Consiglio della Comunità Ebraica di Roma e tutto l’ebraismo lo ricordano commossi”. Alle 14 si terranno i funerali religiosi all’interno del cimitero ebraico di Prima Porta. Nato nel giugno del 1931 Emanuele Pacifici ancora giovane adolescente. Entrambi i suoi genitori furono catturati e trucidati nelle camere a gas di Auschwitz-Birkenau. Finita la guerra Emanuele Pacifici tentò di trasferirsi in Israele, ma una grave malattia gli impedì di partire. Restò in Italia divenendo uno dei più importanti custodi della memoria ebraica italiana del Novecento. Il 9 ottobre del 1982 Emanuele Pacifici fu coinvolto nel tragico attentato al Tempio Maggiore di Roma dove morì il piccolo Stefano Gaj Taché. L’esplosione lo ferì lasciandolo in fin di vita. Venne salvato dai medici dell’ospedale del Fatebenefratelli dopo aver lottato per mesi contro la morte.