Luomo, rintracciato dai militari in zona Centocelle, è accusato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti falsi e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Il 45enne, che i Carabinieri hanno scoperto che è ora impiegato come cuoco nella rosticceria di proprietà del figlio, ubicata in zona piazza Vittorio Emanuele II, è accusato di aver fatto parte di unorganizzazione dedita allimportazione e allo smercio di prodotti con marchi contraffatti, a cui era affiliata anche la sorella, già arrestata nel 2012, scoperta nellambito di unindagine condotta dalla Guardia di Finanza di Taranto. Portato nel carcere di Rebibbia, il cuoco-falsario deve scontare una pena di 9 mesi di reclusione.