Dopo quella del luglio scorso questa è la seconda operazione nei confronti del clan attivo nella zona di Ostia, sul litorale di Roma. La precedente operazione portò all’arresto di 51 persone. Già alle prime luci dellalba i Finanzieri avevano notificato i provvedimenti del gip Simonetta D’Alessandro su richiesta del procuratore Giuseppe Pignatone, dell’aggiunto Michele Prestipino e del sostituto Ilaria Calò. Le ordinanze di custodia cautelare hanno colpito, oltre al capo clan Carmine Fasciani, anche sua moglie e sua figlia, entrambe già coinvolte nell’operazione dell’estate scorsa. In cella anche prestanome che risultavano titolari di imprese sequestrate e accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso. I sigilli sono stati apposti alle società ’Setteseì; ’Rapanuì; ’Yogustò; ’Mpm’; ’Dafà; ’Sand’, ’Kars’ e alle ditte individuali di Mirko Mazziotti e Gabriella Romani. Le persone arrestate sono accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso e trasferimento fraudolento di beni.