Una banale lite, con la conseguente sensazione di non essere compreso dai genitori, è probabilmente alla base dell’atteggiamento tenuto da un 15enne italiano che, nella mattinata di ieri, è uscito di casa affermando di non volervi far più ritorno smettendo poi di rispondere al telefono e rendendosi di fatto irreperibile.
I genitori, sconvolti, non sapendo come fare a rintracciarlo, si sono rivolti alla alla Polizia. Recatisi al Commissariato Tor Carbone, diretto dal dott. Nicola Regna, hanno narrato agli agenti la vicenda ed immediate sono scattate le ricerche. Le descrizioni del giovane sono state comunicate alla pattuglia impegnata nei consueti servizi di controllo del territorio, che ha subito iniziato a perlustrare la zona per rintracciarlo. Un investigatore del Commissariato, inoltre, insieme ai genitori, ha iniziato a cercarlo in tutti i luoghi da lui frequentati, dapprima senza esito. Gli agenti hanno quindi deciso di ricorrere alla localizzazione della utenza telefonica a lui in uso, seguendo la quale, dopo vari spostamenti, in tarda serata il ragazzo è stato localizzato in un parco giochi della zona. Per evitare che il giovane si spaventasse, dopo aver comunque discretamente presidiato le vie d’uscita, per evitare che potesse dileguarsi di nuovo, i poliziotti hanno lasciato le auto e a piedi si sono diretti verso di lui, facendosi precedere dal padre. Dopo una conversazione con il genitore e con un investigatore, il minore è scoppiato in un pianto liberatorio, ha abbracciato i genitori ed ha accettato di buon grado di far ritorno presso la propria abitazione. La vicenda, pertanto, si è risolta nel migliore dei modi ed il giovane è stato riaffidato ai propri genitori.