Una tragedia assurda quella accaduta a Roma, in qualche modo prevedibile: quando un camper viene vissuto in continuazione, fili elettrici, gas e spine divengono veri e propri nemici in casa se non si ha scrupolo di testarne regolarmente laffidabilità. Ma purtroppo in questo caso, sembrerebbe che dietro questa raccapricciante vicenda vi sia invece una mano dolosa. Premesso che è ancora presto per poter dire con certezza e precisione quale sia stata la causa che ha scatenato limpressionante incendio, ciò che addolora e commuove è il tragico bilancio che ne è seguito. Ma andiamo per ordine. Poco dopo le 3 della notte, in via Mario Ugo Guattari – al Casilino 23 – allinterno di un camper abitato da una numerosa famiglia di origini rom si sono improvvisamente sprigionate le fiamme. Alcuni dei 10 componenti della famiglia sono riusciti a fuggire per tempo, mentre altri sono stati aiutati dai Vigili del Fuoco (seguiti dai poliziotti della Squadra Mobile, della Digos e dei commissariati di Tor Pignattara e Prenestino), giunti sul posto intorno alle 3.15, pochi minuti dopo l’allarme. Tuttavia per tre sorelle di 20, 8 e 4 anni, non cè stato nulla da fare. Le tre sono state sorprese nel sonno prima dal fumo denso ed acre, e poi dalle fiamme. I superstiti dell’incendio avrebbero riferito di aver ricevuto delle minacce, e questo ha dato alla vicenda di per sé già abbastanza drammatica un risvolto criminale. Uneventualità terribile: quale mente malata può dare fuoco ad un camper sapendo che allinterno vi sono dieci persone, bambini compresi? Ad avvalorare al momento il raccapricciante sospetto, è che sul posto la polizia scientifica ha trovatotracce di liquido infiammabile. Ed è stata proprio questa scoperta a indurre la Procura di Roma a iscrivere tra le ipotesi di reato del fascicolo di indagine aperto in materia non solo l’incendio doloso ma anche l’omicidio volontario. Quanto alle cause del rogo e alla ricostruzione degli eventi, le indagini sono ai primi passi, ma qualche elemento di svolta potrebbe arrivare dall’analisi dei filmati delle telecamere di zona, già al vaglio della polizia. Ad ogni modo, hanno assicurato fonti interne alla Questura romana, “Allo stato, non vi sono elementi che possano ricondurre alla pista dellodio razziale”. La notizia si è ovviamente propagata immediatamente, ed anche il sindaco Raggi si è recato sul luogo della disgrazia. “L’amministrazione capitolina esprime il più profondo cordoglio per la tragedia avvenuta questa notte nella Capitale dove hanno perso la vita tre sorelle ha dichiarato la Raggi – La morte di una ragazza e di due bambineè un dolore per tutta la città”. Il Papa “ha voluto far giungere il suo conforto alla famiglia Halilovic, che ieri notte ha perso tre figlie nell’incendio della loro roulotte nella periferia de Roma”: oggi pomeriggio, fa sapere la sala stampa della Santa Sede, lElemosiniere Mons. Krajewski “si è recato in visita per portare un saluto e un aiuto concreto ai genitori e agli otto fratelli”.
M.