ROMA. “ARROTONDAVA” LO STIPENDIO SVOLGENDO ABUSIVAMENTE L’ATTIVITA’ DI GEOMETRA. OCCULTATO IN CINQUE ANNI AL FISCO QUASI MEZZO MILIONE DI EURO.

Un dipendente di un ente pubblico che svolgeva abusivamente l’attività di geometra, per di più senza la prevista autorizzazione da parte del datore di lavoro, è stato scoperto dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma. L’uomo, che esercitava la sua attività professionale in uno studio di Poli, nella provincia di Roma, avrebbe anche occultato, dal  2006 al 2010, quasi mezzo milione di euro di compensi. Le indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Tivoli sono scattate su attivazione del Nucleo Speciale Pubblica Amministrazione, sempre della Guardia di Finanza, a seguito di accertamenti svolti a livello nazionale  sull’esercizio, da parte di  dipendenti pubblici, di attività professionale in assenza dell’autorizzazione rilasciata dalla Pubblica Amministrazione di appartenenza.

L’attività investigativa ha permesso di appurare che il geometra amministrava anche alcuni  condomini dell’hinterland tiburtino. Il geometra, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli per esercizio abusivo della professione, dovrà anche vedersela con l’Agenzia delle Entrate per i redditi di lavoro autonomo non dichiarati e con l’amministrazione di appartenenza, in relazione alla violazione della normativa speciale, che impone ai lavoratori pubblici  di richiedere l’autorizzazione  per l’esercizio di attività private, prevedendo sanzioni pecuniarie ammontanti ad  oltre 120.000 euro.