Caos nel centro destra per le primarie a sindaco della Capitale: Berlusconi, intervenuto a Radio AnchIo su Radio Raiuno, boccia la Meloni, pur specificando di rispettarla e di averla scelta lui come ministro. Ma per il leader di Fi, una mamma non può prendere un impegno ed una carica impegnativa come sindaco di Roma, che porta un dispendio di tempo di 14 ore al giorno. Sulla battuta di Bertolaso, aggiunge: Bertolaso ha chiarito che si trattava di una battuta per proteggere Giorgia. Fare il sindaco di Roma – continua Berlusconi – vuole dire stare fuori 14 ore al giorno e io non credo proprio possa essere una scelta giusta. Ho letto le dichiarazioni della Meloni che escludeva la candidatura ma c’è gente dentro Fdi, che solo per egoismo di partito, la sta spingendo a candidarsi. Il 12 febbraio, io Salvini e Meloni abbiamo ringraziato Bertolaso per aver accettato la candidatura a Roma. Ora non so se qualcuno ha cambiato idea ma in politica, così come nella vita, la parola va rispettata. Appena tutti i romani avranno avuto modo di conoscere bene quello che Bertolaso ha fatto sottolinea il leader di Fi – la sua capacità e efficienza, saranno entusiasti. Quelli a carico di Bertolaso sono due processi politici, sono una stupidaggine. Io di processi così ne ho avuti 67: andremo avanti con i candidati migliori, scelti in ogni città dalle commissioni che abbiamo istituito. Nella città abbiamo bisogno non di politici ma di ’uomini del fare’. Se la casa è allagata serve un idraulico, non uno che sa fare i comizi. Dovremmo fare una riflessione sui rapporti nel centrodestra ed in particolare tra Fi e la Lega evidenzia Berlusconi -. I rapporti sono sempre stati ottimi e lo dimostrano le regioni dove governiamo insieme ed io penso che possano continuare. Alle domande sulla leadership di Salvini, Berlusconi risponde: Io sono fuori da tutte queste vicende, guardo la realtà: le leadership non si decidono ora a due anni dalle prossime elezioni politiche, io credo che al momento giusto gli elettori del centrodestra potranno ritrovarsi in qualcuno. Oggi è prematuro.
D.T.