Il tema caldo anzi, fiammante dei roghi tossici a Roma è di estrema attualità ed è stato oggetto delle parola di Marco Cardilli, delegato alla sicurezza della sindaca Virginia Raggi. Per quanto riguarda il caos legato ai roghi tossici infatti il delegato di Raggi è stato chiaro: “I romani non respireranno più i fumi. Telecamere in estate”.
I cittadini non saranno più costretti a respirare fumi tossici e pericolosi”: si sente di prometterlo Marco Cardilli, delegato alla sicurezza della sindaca Virginia Raggi, intervistato da RomaToday ssul tema dei roghi tossici e della notizia di impiegare l’esercito a guardia delle baraccopoli. La nuova misura, secondo Cardilli, permetterà lo stop alla filiera dello smaltimento illegale e alla diossina che rende impossibile la chi abita vicino a un campo rom. La videosorveglianza poi. “Per l’estate le telecamere arriveranno” ammette Cardilli, così come dovrebbe esserci un patto per la sicurezza sottoscritto da Roma Capitale, Prefettura e Regione Lazio.
Con l’arrivo dell’esercito dovrebbe secondo Cardilli terminare lo sversamento illecito di rifiuti e ai roghi tossici prodotti per smaltirli. È l’obiettivo principale che ci siamo prefissati insieme a tutte le altre istituzioni. Le richieste, inoltrate da tempo, su interventi per garantire una sorveglianza dinamica e congiunta, grazie al contributo dei militari dell’operazione Strade Sicure potrebbero portare un miglioramento sostanziale, dal momento che otterremo maggiori controlli e più sicurezza per tutti i cittadini che non saranno più costretti a respirare fumi tossici e pericolosi., dice il delegato.
Verrà impiegato un plotone di riserva dei militari destinato a fronteggiare particolari situazioni di emergenza e le nuove misure verranno gradualmente estese a sorpresa anche agli altri campi e nelle aree adiacenti. Ovviamente rimangono i controlli della Polizia Locale e della task force deputata ai roghi tossici, già stabilita nel tavolo tecnico attivo in Prefettura.
Quanto al Patto per la Sicurezza a breve verrà sottoscritto tra Roma Capitale, Prefettura e Regione Lazio. Entro l’estate, una volta messi a disposizione i fondi da parte della Regione Lazio, contiamo di apporre un ulteriore tassello al complesso mosaico della legalità.