(Adnkronos) – Un fisico, accademico, manager ed ex ministro, al timone di Leonardo: è Roberto Cingolani a salire sulla plancia di comando del gruppo dell’aerospazio e difesa. Nato a Milano, classe 1961, Cingolani è figlio del fisico Aldo Cingolani, professore ordinario di fisica all’Università degli Studi di Bari, trascorre l’infanzia nel capoluogo pugliese. E’ qui che si laurea in fisica e sempre all’Università di Bari consegue nel 1988 anche il dottorato di ricerca. Nel 1990 si perfeziona alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Dal 1988 al 1991 è membro dello staff della Società Max Planck di Stoccarda in Germania, sotto la direzione del premio Nobel per la fisica professor Klaus von Klitzing. Successivamente avrebbe dovuto trasferirsi in via definitiva in Giappone per lavorare presso l’Università imperiale di Tokyo, ma torna in Italia a causa della morte del padre. Dal 1991 al 1999 è prima ricercatore e poi professore associato di fisica generale presso il Dipartimento di scienza dei materiali dell’Università del Salento (all’epoca chiamata Università di Lecce).
Fra il 1997 e il 2000 è professore in visita presso l’Università di Tokyo, in Giappone e poi presso la Virginia Commonwealth University negli Stati Uniti. Dal 2000 al 2005 è stato professore ordinario di fisica generale presso la Facoltà d’Ingegneria dell’Università del Salento, dove ha fondato e diretto il Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie di Lecce.] Nel 2001 ha lavorato come perito per la Procura di Roma effettuando alcune perizie relative al caso Marta Russo e al caso Unabomber. Dal dicembre 2005 è direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia (IIT) di Genova, di cui viene anche considerato una sorta di amministratore delegato.
Nel 2016 lavora alla nascita dello Human Technopole di Milano, il progetto per un istituto di ricerca per le scienze della vita, nato per continuare l’eredità di Expo 2015. Il 27 giugno 2019 lascia l’IIT, dove viene sostituito nel ruolo di direttore scientifico da Giorgio Metta, e viene nominato Responsabile Tecnologie e Innovazione della multinazionale del settore difesa e aerospazio Leonardo, diventando operativo dal 1º settembre 2019. Ad aprile 2019 entra nel consiglio di amministrazione di Illycaffè.
Ad aprile 2020 viene nominato direttore non esecutivo nel consiglio di amministrazione della Ferrari, da cui si dimette il 16 febbraio 2021 a seguito della sua nomina a ministro dell’Ambiente e della Transizione ecologica nel governo Draghi. Dal 23 ottobre 2022 è consigliere per l’energia del Governo Meloni.