RITIRANDO IL GOLDEN GLOBE ONORARIO, L’ATTRICE MERYL STREEP SI SCAGLIA CONTRO TRUMP ACCUSANDOLO DI DENIGRARE LE FASCE PIÙ DEBOLI. LUI: ‘NON HO MAI PRESO IN GIRO NESSUNO’

“Hollywood è piena di outsider e stranieri, se li cacciamo tutti, non avrete nulla da guardare a parte il football e le arti marziali miste, che non è arte”. Con un discorso di circa 6 minuti, intervenendo sul palco di Los Angeles per ritirare il Golden Globe onorario intitolato a Cecil B. Demille, l’attrice Meryl Streep ha duramente attaccato, senza però mai nominarlo,  il neo Presidente Usa Donald Trump. La pluripremiata e stimata attrice ha impostato il suo intervento sulla retorica che ha accompagnato la recente campagna presidenziale, sottolineando come non siano stati considerati “i segmenti più denigrati della società americana in questo momento, Hollywood, gli stranieri e la stampa”. E a tal proposito ha rimarcato l’importanza della stampa, necessaria per chiamare il potere “a rendere conto”. La Streep, dopo aver citato i nomi di una serie di grandi attori nati o cresciuti all’estero, l’attrice ha ricordato che “Il lavoro di un attore consiste nell’entrare nella vita delle persone diverse da noi e farvi sentire cosa si prova. E quest’anno ci sono state molte, molte interpretazioni forti, che hanno realizzato esattamente questo, un lavoro straordinario e svolto con umanità”. Poi l’attrice ha fatto riferimento a una “performance quest’anno” che – ha detto – l’ha “sbalordita” non perché fosse buona, “non c’era niente di buono”. E’ stato quando “la persona che chiedeva di sedere all’incarico più importante nel nostro paese ha imitato un reporter disabile, qualcuno che supera per privilegi, potere e capacità di replicare. Mi ha praticamente spezzato il cuore quando l’ho visto e non riesco a togliermelo dalla testa perché non era un film, era vita vera. Questo istinto di umiliare esternato da un personaggio pubblico…da qualcuno di potente, incide sulla vita di tutti perché è come se autorizzasse altre persone a fare lo stesso. Quando i potenti usano la loro posizione per maltrattare altre persone, tutti perdiamo”. Un intervento rapido ma lucido, duro, del quale il ‘New York Times’ ha voluto rendere partecipe lo stesso Trump, raggiungendolo telefonicamente, per ascoltare cosa ne pensasse. Ma il neo Presidente è parso molto distaccato e, salvo definire Meryl Streep una “Hillary lover” per il sostegno dato alla campagna di Clinton, il numero uno della Casa Bianca ha minimizzato sottolineando “certi atteggiamenti di parte della gente liberale del cinema”. Trump è parso invece nervoso quando ha appreso di aver suscitato sdegno per essersi preso gioco di un reporter disabile durante un comizio del 2015: “Non ho mai preso in giro nessuno”, ha replicato duramente.

M.