Quanto ci apprestiamo ad anticipare, sarebbero le ‘ultimissime’ novità interne all’atteso Dl Sostegni Bis da 40 miliardi, sul quale il Consiglio dei ministri si riunirà lunedì o martedì prossimo.
Ricordiamo che 5 mld intorno a questo nuovo Dl sono destinati agli investimenti fuori dal Pnrr del 2021.
Ma entriamo nel merito delle proposte per capire chi e come potrà contare su un aiuto per ripartire in coincidenza della stagione estiva.
Con l’acconto in automatico, ed il conguaglio sulla base delle perdite effettive a fine anno, eccolo lo schema relativo ai ristori in due tempi che di fatto, comporterebbe un aumento della spesa, passando dai previsti 14 a circa 18 miliardi di euro.
Per la copertura l’esecutivo andrà a ‘pescare’ dal Dl sostegni, in altri risparmi o, eventualmente, dando a cercare tra le pieghe del bilancio. Ad ogni modo il governo starebbe appositamente studiando un’indennità extra, rivolta alle categorie – vedi ad esempio i ristoranti senza posti all’aperto – costretti a dover restare chiusi anche nel mese di maggio.
Confermata la proroga delle misure interne al dl Liquidità dello scorso anno, varato in piena pandemia. Nello specifico, i prestiti agevolati – con garanzia Sace o Fondo Pmi – godrebbero di un notevole slittamento passando, dall’imminente scadenza fissata per il 30 giugno, al 31 dicembre. Dunque, se per i prestiti fino a 30mila euro – tramite garanzia del Fondo Pmi – il rimborso verrebbe sì esteso dagli attuali 6 anni ai dieci ma, l’attuale garanzia (ora al 100%), scenderebbe al 90%.
Dal canto suo, stando a quanto emerso in queste ultime ore, il ministro del Lavoro sarebbe impegnato alla costruzione di uno specifico pacchetto di misure, atto a rilanciare l’occupazione. Un progetto molto ambizioso quello di Orlando che annovera sia i sindacati che le parti sociali, “con la contrattazione si gestiscano le crisi senza ricorrere ai licenziamenti. Sono attrezzi di una cassetta necessaria per affrontare il passaggio che ci troviamo di fronte”. In tal senso vedremo quindi quanto il governo avrà recepito, rispetto alle varie proposte avanzate dal Pd, nello specifico relative al potenziamento dei contratti di espansione e agli interventi di rioccupazione, con contratti specifici per aiutare le categorie più colpite come turismo, ristorazione, lavoratori agricoli e spettacolo.
Varato lo scorso anno e prorogato nell’ambito del Milleproroghe, si sta ragionando se potenziare il bonus vacanze, portandolo fino al prossimo 31 dicembre. C’è da da sottolineare che, allo stato dei fatti, pensata per nuclei familiari con un Isee ‘entro i 40mila euro’ (ed utilizzabile da un solo componente familiare), questa misura non ha riscosso il successo pensato: basti pensare che dei 2,6 miliardi stanziati, ne sono stati invece usati 840 milioni. Dunque la sfida è riproporla ma applicando non più lo sconto solo nelle strutture, ma anche all’atto dell’acquisto, che sia presso le agenzie viaggio, o attraverso i tour operator. Inoltre, si valuta infine anche la possibilità di poterlo suddividerlo, così da poterlo ‘spezzettare’ in più strutture o vacanze.
Max