”Siamo consapevoli della fase difficile per il Paese. Le prolungate chiusure di interi settori hanno un impatto molto pesante. Questi settori, tante imprese, lavoratori, famiglie stanno pagando un prezzo molto pesante e le misure del governo possono attutire l’impatto della crisi, ma eliminarlo completamente purtroppo è molto difficile’’.
Beh in effetti non è che ci vuole la palla di vetro tuttavia, come è giusto che sia, un ministro dell’Economia ha il dovere di tenere sotto controllo la situazione, così da farsi trovare pronto in merito ad ogni argomento relativo alla situazione economica sociale.
Dunque, proprio in virtù di tutto questo, Gualtieri sta lavorando per ‘ammortizzare’ – allungandolo quanto possibile – il fine blocco dei licenziamenti che, dal prossimo marzo rischia di trasformare a rischio qualcosa come 600mila posti di lavoro. Sarebbe una vera e propria bomba sociale.
Così, stamane, intervenendo ad un convegno organizzato da ‘Il Sole 24 Ore’, il ministro dell’Economia ha spiegato che “Nella lettera al Parlamento con cui il governo ha chiesto l’autorizzione allo scostamento si faceva riferimento anche alla necessità di predisporre di risorse per prolungare gli strumenti di cassa integrazione in deroga per accompagnare questa fase difficile dell’economia. E’ chiaro che lo faremo e ci sono le risorse per avere un intervento significativo’‘.
Quindi, entrando nello specifico delle ‘soluzioni tampone’ effettuate dal governo per ‘ammorbidire la situazione’, diviene inevitabile ricorrere ancora una volta ai ristori: ”’Stiamo ragionando sui ristori per il 2021. Il Parlamento ci ha autorizzato. Ora è necessario accompagnare questa ulteriore fase di restrizioni legate alla pandemia con delle misure di sostegno. Stiamo lavorando per predisporre un provvedimento”.
Ed ancora: ”L’Italia è stato il Paese più rapido nell’erogazione dei ristori, grazie alla competenza dell’Agenzia delle Entrate e all’efficienza del meccanismo della fatturazione elettronica e alla dedizione straordinaria di tantissime persone che hanno lavorato costantemente per mesi in condizioni difficili”. Inoltre, ha tenuto a chiarire, ’’Se parliamo delle imposte che sono state differite, una loro possibile riduzione o eliminazione nel quadro dei nuovi ristori. Un’eliminazione del debito di imposta è uno degli strumenti possibili nel quadro su cui stiamo lavorando nella predisposizione delle misure nel quadro dei ristori”.
Riguardo poi al Recovery, ’’Dobbiamo predisporre interventi più strutturali per il rilancio della crescita e degli investimenti. Questo è il cuore del Recovery Plan e di misure che sono nella legge di bilancio e misure relative alla capitalizzazione delle imprese. E’ evidente che finché proseguiranno le restrizioni significative di vari comparti dell’economia – conclude Gualtieri – è necessario proseguire l’azione più diretta di ristoro e per questo il Parlamento ha autorizzato uno scostamento significativo’’.
Max