RISCUOTEVA LA PENSIONE DELLA MADRE DECEDUTA NEL 1997. UNA LIVORNESE DI 68 ANNI DENUNCIATA PER TRUFFA DALL’INPS CHE LE SEQUESTRA L’ABITAZIONE

Per 16 anni ha continuato a riscuotere la pensione della madre, deceduta, intascando in totale 160mila euro. La donna, una 68enne di Rosignano Marittimo (Livorno), oltre ad esser denunciata per truffa aggravata ai danni dell’Inps, ha subito il sequestro preventivo dell’abitazione.  Così, ieri, i militari della sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica di Livorno hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni immobili, emesso dal gip del locale Tribunale, Antonio Pirato. Ad avviare le indagini della Procura di Livorno, coordinate dal pm Gianfranco Petralia, è stato lo zelo della direttrice della sede dell’Inps di Piombino che, nel 2014 ha ravvisato delle anomalie sull’erogazione di una pensione – che, con le rivalutazioni Istat nel 2013, aveva raggiunto l’importo mensile di 900 euro – corrisposta ad una signora, poi risultata deceduta nel mese di ottobre 1997, all’età di 74 anni. Le indagini hanno inoltre permesso agli inquirenti di accertare che  le somme indebitamente riscosse in contanti siano state versate anche nei conti correnti familiari, spiegano gli investigatori, “determinando in tal modo una situazione di promiscuità patrimoniale, da cui la famiglia ha attinto per provvedere, tra l’altro, al pagamento delle rate di un oneroso mutuo, contratto per un valore di oltre 430.000 euro, per l’acquisto nel 2007 di due unità immobiliari, costituite da una villetta con annesso garage, ubicate a Rosignano Marittimo, ove la famiglia risiede attualmente”. Le unità immobiliari sono state intestate al coniuge dell’indagata e ai figli della coppia, spiegano sempre gli investigatori, forse con l’intento di eludere possibili future azioni esecutive per il recupero delle ingenti somme indebitamente erogate dall’Inps.

M.