“L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) èprofondamente allarmatodalla notizia dialmeno due naufragial largo delle coste libiche”. Così il direttore dell’ufficio europeo dell’agenzia Onu, Vincent Cochetel, sulla notizia del recupero di cinque salmedi uomini, avvenuto a 14 miglia dalle coste libiche, nei pressi di due gommoni vuoti e parzialmente affondat. “Tutti e cinque sarebberomorti per annegamentonelle ultime 24 ore, secondo quanto riportato dallo staff medico a bordo della nave Golfo Azzurro ha proseguito Cochetel sulla notizia appresa da fonti umanitarie non governative – Ciononostante, dato che di solito questo tipo di gommoni hanno a bordo 120/130 persone, l’Unhcr teme cheil conto dei morti possa essere molto più altoe che decine e decine di persone possano aver perso la vita in questi incidenti. Come riferiscono dallOnu infatti, Questi episodi seguono una settimana di arrivi intensi sulla rotta del Mediterraneo centrale: allincirca 6.000 migranti e rifugiati sono stati salvati in solamente cinque giorni, dallinizio del 2017 a oggi, 21.903 persone hanno attraversato il mar Mediterraneo dalla Libia diretti in Italia. Nello stesso periodo del 2016, 18.777 persone avevano intrapreso lo stesso pericolosissimo viaggio. Finora – si legge ancora – se si escludono queste ultime tragedie, sono 587 le persone morte nellimpresa di attraversare il Mediterraneo verso lEuropa. Il 2016 era stato lanno con il maggior numero di morti di sempre, 5.096. Per sconfiggere il business dei trafficanti di esseri umani – conclude la dichiarazione – servonovie legali credibiliper le persone che hanno bisogno diprotezione internazionale, fra cui il programma di reinsediamento, la riunificazione familiare e sponsorizzazioni private”.
M.