“Pensavo che le due partissero subito e di vederle solo all’arrivo Mi sono sentita molto bene in acqua. Per la finale però preferisco non dire niente per scaramanzia, loro sono davanti ma sarà una finale agguerrita. Non so se hanno forzato o no, sono però contenta di essere in terza corsia e di come ho nuotato. E’ un po’ quello che cerca di fare qualsiasi atleta, lavorare quattro anni per fare ciò che sei programmato a fare. Speravo di riuscire ad arrivare in forma a queste gare, domani potrò dire veramente come sto”. Raggiante Federica Pellegrini, confida il suo stato danimo ai microfoni di Raisport. Una finale, quella dei 200 stile libero, che nella vasca olimpionica di Rio de Janeiro lazzurra ha agevolmente conquistato senza spingere oltre il necessario (1’55’’42), posizionandosi alle spalle dell’americana Katie Ledecky (1’54’’81), preceduta a sua volta dalla svedese Sarah Sjostrom, prima (1’54’’65). E mentre i nuotatori guardano a domani con grandi speranze per lennesimo podio (si spera) di Federica, sul fronte dei marciatori si attende invece con grande ansia venerdì, quando Alex Schwazer comparirà davanti al Tas a Rio de Janeiro, che dovrà esprimersi sul ricorso presentato contro la sospensione decisa nei suoi confronti proprio dalla Iaaf. Da quanto si apprende, la federazione internazionale di atletica (Iaaf), ha chiesto otto anni di squalifica nei confronti del marciatore azzurro, risultato positivo al doping per la seconda volta in carriera il 1° gennaio scorso. “Speriamo che a questo punto la sentenza arrivi entro venerdì, non possiamo fare dichiarazioni perché la procedura arbitrale confidenziale non lo permette e non vogliamo compromettere nulla. Alex è andato direttamente in hotel perché era stanco e molto provato, ma domani si allenerà e continuerà a farlo in questi giorni, restando fiducioso”, ha commentato il legale dellatleta, Gehrard Brandstaetter, al termine dell’udienza fiume del marciatore azzurro davanti al Tas, nel corso della quale non sono mancati momenti di tensioni. Come ha infatti poi raccontato il coach di Schwazer Sandro Donati, latleta azzurro avrebbe avuto uno scatto d’ira e sarebbe uscito sbattendo la porta durante il dibattimento. L’allenatore, tuttavia, non ha perso la speranza di vedere riconosciute le ragioni dell’atleta. Schwazer, sospeso dalla Iaaf dopo la nuova positività al doping, spera di vincere il ricorso davanti al Tas ed essere riammesso alle Olimpiadi di Rio: “Non è una scelta nostra sottrarci al confronto – ha spiegato l’avvocato Giuseppe Sorcinelli, che fa parte dell’entourage del marciatore altoatesino -. Ma non possiamo davvero divulgare nulla. Il Tas ha deciso di affrontare la questione in maniera approfondita e ci ha dato il termine del 12 agosto. Adesso vi prego, lasciate tranquillo il ragazzo che continuerà ad allenarsi con dedizione fino alla decisione finale”.
M.