Il rincaro delle bollette e dei carburanti è evidente, quello dei prezzi è in divenire – anche se nelle grandi città è già iniziato – e l’inflazione è ormai più una ‘promessa’ che una minaccia.
Dunque, allo stato attuale come stiamo messi nel Paese? Quanto è aumentato vivere (o meglio: sopravvivere) e, soprattutto, in quali città si è iniziata a soffrire questa terribile crisi?
Una domanda alla quale ha provato a dare una risposta l’Unione nazionale consumatori, che per l’occasione ha anche stilato una sorta di classifica delle città più care del Paese.
Unione nazionale consumatori: Bolzano e Trento, prime per qualità della vita, ma purtroppo anche per i rincari
Manco a dirlo purtroppo le città dove i rincari sembrano incidere notevolmente, sono le stesse dove ‘la qualità della vita’, è notoriamente migliore.
Ecco dunque in testa Bolzano dove, da uno studio appena concluso, l’inflazione annua ha segnato un +9,1%, in virtù di un aumento – medio – della spesa annua, pari a ben 2.419 euro.
Segue quindi Trento, che ‘vanta’ un rincaro dei prezzi del 9% che, riflesso sulla spesa media annua, significa + 2355 euro per una famiglia media.
Consola sapere che invece, una città che un tempo veniva definita ‘cara’, come Bologna, è invece quella meno toccata dai rincari. La troviamo infatti sul gradino più basso grazie ad un aumento medio di +7,9 che si traduce una spesa annua per famiglia, di circa 1971 euro.
Unione nazionale consumatori: Campobasso, a sorpresa, s’inserisce in testa alle città più ‘virtuose’ del Paese
A seguire ecco Brescia (con un +7,3%, per +1925 euro annui a famiglia), e dopo Verona (+8,1%, 1885 euro) mentre, ’solo’ in sesta posizione troviamo Milano (+6,8%, +1846 euro). Scendendo con i rincari, ci spostiamo direttamente al Sud, grazie a Palermo e Catania, entrambe ad un +8,8%, che si traduce in una spesa media annua di 1747 euro per famiglia.
Tra queste si distingue invece come una delle città più virtuose di questa interessante classifica, Campobasso, dove l’inflazione misurata è del 5,8%, per una spesa media di 1062 euro. Infine segnaliamo Ancona (+5,6%, +1113 euro), e quindi Catanzaro (+6,2%, +1158 euro).
L’Unione nazionale consumatori ha stilato anche una classificata dedicata alle regioni complessivamente più toccate dall’inflazione
Attenzione però perché l’Unione nazionale consumatori, tracciando una media delle varie città, ha anche calcolato una seconda classifica, relativa a quali sono le regioni più costose.
Ebbene, anche qui viene confermato il Trentino che, con un’inflazione media annua registra un +9%, che equivale a 2339 euro su base annua.
Ecco poi il ‘riscatto’ della Lombardia che, con un rialzodel 6,6% fa sì che il costo della vita si traduce in 1715 euro a famiglia.
Segue l’Emilia Romagna, che mantiene un bel +7%, per un rincaro annuo di 1665 euro.
Infine, tra le regioni che per così dire, si distinguono per essere quelle più ‘parsimoniose’, ecco il Molise (+5,8%, pari a 1062 euro), la Puglia (+7,2%, +1166 euro), e le Marche (+6%, +1170 euro).
Max