“La nostra competitività oggi ha bisogno di essere sicura che non ci si fermi per colpa di Putin, della guerra e dei prezzi dell’energia che stanno schizzando e rischiano di mettere in ginocchio l’economia. C’è il tema della pesca, dell’autotrasporto. Ci sarà bisogno di reintervenire. Chiediamo al governo di monitorare e intervenire quando la situazione purtroppo sarà ancora più complicata“.
Così da Lodi, dove si trova per sostenere la candidatura a sindaco di Andrea Furegato, il segretario del Pd ha commentato l’improvvisa impennata dei prezzi, che rischiano di mandare in crisi milioni di famiglie italiane.
Come ha quindi tenuto ad informare Letta, “Su nostra richiesta il governo è già intervenuto contro la crescita del costo dell’energia e dei carburanti. Noi chiediamo al governo di monitorare l’aumento dei prezzi e di essere pronto a intervenire“.
Quindi, altro tema caldo, il salario minimo: “La questione non ha nulla a che vedere con la competitività delle imprese, pagare una persona 3-4 euro l’ora significa semplicemente sfruttarla“.
“L’assenza di salario minimo – incalza il segretario del Pd – decreta la morte delle imprese? Decreta la morte dei lavoratori che si ritrovano a lavorare con paghe non dignitose e non degne di un Paese civile. Paghe da 3-4 euro non sono da Paese degno e intervenire con il salario minimo significa attuare l’art.1 della Costituzione. La direttiva Ue è un’ottima spinta, noi ci siamo e vorremmo diventasse legge prima della fine di questa legislatura. Non aspettiamo la prossima, sarebbe un gravissimo errore“.
Max