Da Palazzo Chigi arriva una pessima notizia sui rimborsi ai truffati delle banche. Il Consiglio dei ministri non ha trovato lintesa. E adesso? Cosa accadrà? In primo luogo il premier Giuseppe Conte nella giornata di lunedì incontrerà le associazioni dei risparmiatori danneggiati; in seguito, ci sarà un ulteriore CdM. Se sui rimborsi non è dunque arrivato il tanto auspicato accordo che lo stesso Conte aveva lasciato ampiamente intendere nella giornata di ieri, nel Consiglio dei ministri è comunque passato il decreto crescita con la modalità del salva intese. Il rallentamento sul tema dei rimborsi però fa agitare la maggioranza.
Rimborsi, flop: il CdM va in bianco. Di Maio è nero: la pazienza è finita
Luigi Di Maio, in particolare, vede nel rallentamento dellapprovazione del documento dintesa sui rimborsi un nuovo elemento di disturbo e di disordine allinterno del governo. La sua posizione è netta: sulle banche la pazienza è finita, la prossima sarà una settimana decisiva. Laccordo dunque è saltato, il Consiglio dei ministri non ha trovato la cosiddetta quadra sul tessuto normativo che si riferisce alle modalità ed agli indirizzi di governo per sostenere, sotto forma di rimborsi appunto, tutti quei risparmiatori che sono caduti in disgrazia dopo i vari crac delle banche. Un provvedimento di cui lanima grillina del governo fa una sorta di mantra, al pari, ad esempio, di come la legittima difesa era per la Lega. Il dato, comunque, è come il dado tratto, e cioè lampante: non cè stato alcun passaggio del Rubicone, le norme sui rimborsi non sono entrare nel decreto crescita e dunque non ci saranno le tanto auspicate emanazioni dei decreti specifici che sarebbero dovuti essere in agenda per il ministero dellEconomia. Per correre ai ripari, Conte lunedì riavvierà subito le operazioni di recupero del tempo perso, incontrando alle 12 le associazioni di categoria. Poi servirà un nuovo Cdm.