Con 172 sì, 108 no e tre astenuti, è quindi disco verde nell’aula del Senato all’articolo 1 del testo di Riforma della Costituzione. Da oggi, in modifica all’articolo 55 della Carta, il Senato rivedrà le sue funzioni. Momenti non proprio ’idilliaci’ invece rispetto al voto relativo alla proposta del senatore Pd Roberto Coaciancich, definito ’l’emendamento canguro’: 177 sì, 52 voti contrari e due astenuti. Contestatissima dall’opposizione, questa proposta di modifica, oltre che cancellare i voti segreti ha di fatto stralciato le 220 pagine degli emendamenti relativi all’articolo 1. In prima fila tra i ’contestatori’, i senatori della del M5S e della Lega, che hanno disertato il voto per la proposta di Cociancich (che farà poi il bis, intervenendo anche sull’articolo che riguarda l’elezione del Presidente della Repubblica). Tra le fila del Pd, da segnalare i voti negativi di Corradino Mineo e di Walter Tocci. Ma anche l’astensione di Felice Casson, per via del regolamento del Senato, è equivalente a un voto contrario. “L’emendamento Cociancich riproduce esattamente l’emendamento da me firmato, insieme ai capigruppo della maggioranza. Il contenuto dell’emendamento non è frutto della mia fantasia creatrice ma dei lavori di commissione e dell’attività emendativa su un terreno comune, sugli assi portanti della riforma”, ha dichiarato al termine Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari Costituzionali.
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