“La prossima settimana riunirò l’ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali del Senato per incardinare la discussione sulla legge elettorale”. annuncia Anna Finocchiaro, Presidente della commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama, risponde ai cronisti che le chiedono se ci fossero novità sui tempi della riforma. Ma non tutti sono d’accordo. Alfredo D’Attorre (Pd) esprime perplessità di Area riformista sull’accelerazione dell’Italicum e ne auspica l’esame dopo la prima lettura della legge di stabilità.“In una fase politica segnata da così forti tensioni sui temi economici, con una legge di stabilità molto delicata alle porte e una discussione così tesa sul mercato del lavoro, scaricare sul Parlamento e le forze politiche anche la legge elettorale non mi sembra la scelta giusta, a meno che tutti i nodi non vengano subito a soluzione”, “Tutta l’Italia ci sta dicendo di mettere la testa sull’economia: accelerare sulla legge elettorale aumenterebbe solo le tensioni politiche”, sottolinea, spiegando che questa idea è condivisa nella componente dem di Area riformista. “Il bicameralismo perfetto dell’ Italia, con le sue caratteristiche, è un caso unico in Europa”: il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, in un’intervista a Famiglia Cristiana spiega la necessità delle riforme costituzionali. Inoltre, “la possibilità di legiferare più velocemente, allineandoci all’Ue, non è un aspetto secondario per l’economia e quindi per i cittadini. Non a caso anche Confindustria sostiene le riforme istituzionali”. Resta il fatto che proprio la nuova versione del patto del Nazareno ha invertito la tabella di marcia dei lavori parlamentari e ora si preme l’acceleratore sulla riforma elettorale.