La riforma del Patto di stabilità europeo affronta l’ultimo round in vista dell’Ecofin straordinario di giovedì. Sebbene si creda ancora possibile un accordo politico, la Germania ha sollevato dubbi, specialmente sulle garanzie per la riduzione del deficit.
Cresce anche la sfiducia nella presidenza spagnola dell’UE sull’esito dei negoziati tra Germania e Francia, con timori che la Germania stia ottenendo di più di quanto la Francia conceda, compromettendo l’equilibrio della riforma. L’Italia sembra negoziare con forza, ma con la preoccupazione di non accettare regole insostenibili.
Il ministro Giorgetti sarà in audizione sulla questione domani. Giovedì pomeriggio, prima dell’Ecofin, i ministri delle Finanze dell’Eurozona potrebbero esercitare pressioni sull’Italia per il Meccanismo europeo di stabilità. La transizione per affiancare una linea di emergenza al Fondo unico di risoluzione potrebbe concludersi entro fine anno.
La riforma del Patto incontra resistenza, in particolare dalla Germania, sul meccanismo per ridurre il deficit, sui piani di spesa a 4-7 anni e sui “fattori rilevanti” per indulgenza sulla procedura per deficit eccessivo.