“Con la pubblicazione odierna della Sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, la Regione viene condannata per l’ottava volta riguardo il procedimento di riclassificazione della discarica di Magliano Romano, che come evidenziato nel corso di audizioni, mozioni, interrogazioni, convegni e manifestazioni non aveva i requisiti per poter essere riclassificata”
È quanto dichiara Daniele Giannini, consigliere regionale del Lazio della Lega, intervenuto più volte nel corso della vicenda con attività ispettiva e atti di controllo, i quali – aggiunge – “hanno contribuito a tenere alta l’attenzione su una mastodontica forzatura amministrativa regionale, che serviva più a togliere dall’imbarazzo il Presidente Zingaretti, il Sindaco Gualtieri e gli assessorati ai rifiuti di Roma e della regione Lazio che essere una soluzione efficace e legittima”.
“Non possiamo che plaudere – spiega ancora il consigliere – alla tenacia dei sindaci di Magliano Romano, Campagnano di Roma, Formello, Morlupo, Riano, Castelnuovo di Porto, Mazzano Romano, Sacrofano e Rignano Flaminio, dei comitati e delle associazioni ricorrenti, dei consigli direttivi del Parco di Veio e del Parco Valle del Treia che con coraggio e la forza della ragione hanno impugnato la determinazione regionale di valutazione di impatto ambientale e, come verificato nel corso dell’ultima audizione in commissione trasparenza del Consiglio regionale del Lazio, risultava illogica quanto lacunosa, ed ora lo possiamo dire anche illegittima. Una bocciatura che dovrà mettere la parola fine su una vicenda che meriterebbe ulteriori approfondimenti rispetto a quelli politici. C’è ancora un giudice a Berlino, la politica – conclude Giannini – prenda atto della situazione ed eviti imbarazzanti esposizioni per un ricorso al Consiglio di Stato”.
Max