“La Regione Lazio e il Comune di Roma, da sempre legati intimamente al sistema Cerroni, ammessi come parte civile e noi, Cittadini e Comitati della Valle Galeria e di Fiumicino, siamo stati esclusi. Ma che giustizia è quella che lascia fuori i Cittadini e ammette alcune istituzioni probabilmente dal lato ’sbagliato’ della sbarra? Forse si è voluto semplificare il procedimento volendo lasciare la difesa dei diritti dei cittadini della Valle Galeria e di tutti i cittadini in generale al ministero dell’Ambiente e alle associazioni presenti negli elenchi ministeriali, quelle “responsabili”?”. Lo comunica, in una nota, il comitato Rifiuti Zero di Valle galeria-Fiumicino. “Il Coordinamento contro linceneritore di Albano è l’unico che può rappresentarci in questo primo grande processo – prosegue la nota – soltanto loro, non la Regione Lazio che ancora oggi prevede un piano regionale rifiuti legato a inceneritori, TMB, biogas e buche, nè gli altri enti ammessi, nè Legambiente e WWF che non sono percepite come associazioni davvero vicine ai cittadini e che non hanno mai dato riscontro alle loro richieste di aiuto. La Corte non ha ritenuto che la devastazione di Monti dell’Ortaccio, che aveva un alto valore paesaggistico e ambientale, abbia prodotto danni ai cittadini, giustificando questa posizione con il fatto che al momento è “solamente” una grossa cava da cui hanno prelevato “sassi” per ricoprire Malagrotta. Per il processo su Malagrotta, la più grande discarica d’Europa, sarà difficile buttarci fuori, la respiriamo tutti i giorni e i danni ambientale, sanitari, sociali ed economici sono evidenti, così come non potranno estrometterci da eventuali altri filoni d’inchiesta legati alla discarica di Monti dellOrtaccio in cui lassociazione Raggio Verde è da sola a tenere testa al Co.La.ri. Tutti insieme chiederemo che vengano accertate le responsabilità di tutte quelle istituzioni che sono rimaste cieche e sorde alle istanze dei cittadini”.