Oggi la discarica di Malagrotta, dopo aver accolto oltre 150 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, ha chiuso i cancelli ai camion dell’azienda municipalizzata di Roma. E’ una data storica e segna l’inizio di un progetto di riqualificazione ambientale che durera’ decine di anni e costera’ centinaia di milioni di euro’’. E’ quanto afferma in una nota il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta. ’’Non bastano pero’ le belle parole di soddisfazione – prosegue Brunetta – servono gli strumenti e le risorse per controllare da vicino che tutto sia fatto nel rispetto delle regole e con risorse economiche e umane adeguate. Condivido la preoccupazione della popolazione di Valle Galeria di essere di nuovo lasciata sola con una discarica chiusa e abbandonata perche’ mancano i soldi e le responsabilita’ per garantire, dopo la chiusura, il ripristino di una ragionevole qualita’ dell’ambiente e la tutela della zona e delle falde idriche’’. ’’Da due mesi denuncio, nelle sedi parlamentari e davanti all’opinione pubblica, le colpevoli contraddizioni e lo stato di confusione nella gestione dell’emergenza dei rifiuti a Roma – continua – ora serve uno sforzo di tutte le parti in gioco, a iniziare dal ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, e dal Commissario, Goffredo Sottile, affinche’ ci sia trasparenza e capacita’ di controllo da parte dei cittadini e delle loro associazioni sulla gestione dei rifiuti a Roma’’. ’’Quanti e quali rifiuti saranno trasportati fuori regione e quali e quanti trattati negli impianti cittadini? – chiede Brunetta – Quali sono i debiti del passato e i costi per il futuro di cui la citta’ deve farsi carico? Con quali contratti e a quali condizioni Ama e il Comune di Roma gestiranno lo smaltimento dei rifiuti? Dove finiscono i residui del trattamento meccanico biologico?’’. ’’Quali sono i livelli di raccolta differenziata e quali i progetti in corso per migliorare i risultati? – chiede ancora il presidente dei deputati del Pdl – Le attuali discariche ancora in esercizio hanno tutte le autorizzazioni e rispettano i vincoli stabiliti dalle direttive europee e dal ministero dell’Ambiente in tema di trattamenti? Sono alcune delle domande che ho fatto ma alle quali nessuno ha dato risposte. La citta’, da oggi, non puo’ rimanere ancora nell’incertezza e nella confusione. Tutto sia pubblico e trasparente’’. ’’La chiusura di Malagrotta – conclude – deve essere, anche simbolicamente, un nuovo inizio e l’avvio del ripristino di condizioni e misure ordinarie di governo di una situazione sicuramente complicata ma certo non eccezionale dato che era largamente prevedibile e prevista. Dopo Malagrotta mai piu’ discariche per rifiuti urbani a Roma’’.