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Rifiuti all’estero, Albano o Viterbo: i dilemmi per la raccolta romana

Rifiuti all’estero? Il grande dilemma tutto romano, dove portare l’immondizia della Capitale, continua ad esser al centro di dubbi, interrogativi e proposte. le soluzioni, già poche, latitano: si tratta con la Enki per riaprire il canale di trasferimento in Germania e Austria, oltre alle ipotesi dell’inceneritore di Livorno, la discarica di Rosignano in Toscana o in Abruzzo e Trentino.

Il dato è sempre lo stesso: a Roma e nel Lazio mancano gli impianti. Nell’attesa di capire dove Gualtieri realizzerà le due discariche temporanee del programma elettorale, nell’immediato da un vertice tra Campidoglio e Ama si è parlato di correggere l’ordinanza Raggi relativa ai limiti alle ditte per lo smaltimento rifiuti ad Albano.

E’ arrivato poi l’ok dalla Mantova Ambiente per 420 tonnellate di spazzatura romana al giorno, fino a Capodanno, ma non basta: e accanto alle piste estere spunta la pista Viterbo: l’idea sarebbe quella di incrementare l’affluenza dei conferimenti. “E’ insostenibile” tuonano alcuni esponenti politici come il capogruppo di Forza Italia, Giulio Marini e la consigliera Pd, Luisa Ciambella che hanno sollecitato il sindaco Arena a intervenire nei confronti della Regione e a convocare un consiglio straordinario. Lo stesso primo cittadino chiede chiarezza sul futuro piano regionale. “il carico dei rifiuti non deve essere sopportata solo dalla nostra provincia ma ripartito tra tutte le altre della Regione.’.