Nemmeno la pioggia e l’allerta meteo sono riusciti a fermare il bellissimo evento tanto atteso a Rieti: e dal pomeriggio di ieri, letta la formula di rito, monsignor Domenico Pompili è ufficialmente il vescovo del capoluogo reatino. Toccante e bellissima la cerimonia dell’ordinazione e dell’insediamento del prelato (concelebrata dal Card. Bagnasco), che prima della cerimonia ha tenuto a visitari i malati ricoverati presso l’ospedale cittadino. Numerose le personalità presenti, anche l’ex segretario generale nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni. Presenti tra gli altri, Gianni Letta, Franco Marini, Antonio Preziosi, Paolo Ruffini. Arrivato, da Torino, il magistrato Roberto Sparagna. Tra gli altri, anche Antonio Tajani e Paola Binetti. Fervida l’attesa dei numerosi fedeli accorsi nella chiesa di San Domenico per poterlo abbracciare: malati, anziani, ma anche moltissimi giovani cos’ come, altrettanto numerose le famiglie provenienti dalla Diocesi di Anagni Alatri. La chiesa di san Domenico alle 15 era già al limite della capienza. Tutti occupati gli 800 posti a sedere. Folla all’esterno e maxi schermi nelle strtade. Abbiamo avuto una risposta molto forte da parte delle case famiglia e di riposo, commenta Nazzareno Iacopini, direttore della pastorale della salute, che ha vissuto questa importante giornata accanto ai più deboli. I volontari dellUnitalsi, a bordo del loro pulmino, si sono occupati del trasporto dei malati più gravi. A san Domenico numerosi i volontari del Movimento dei focolari. Dalle 15 alle 19 hanno trasportato a piedi circa 700 sedie dalla Cattedrale. Presenti anche volontari dell’associazione Giovanni XXIII, Unitalsi e Misericordie attivi con 6 ambulanze, 8 medici, 15 infermieri e altro personale. Arrivati da Fiuggi e sono 50 i membri della Venerabile Confraternita Santissimo Sacramento e Immacolata Concezione. Siamo contentissimi, dicono il vice priore Amedeo Giorgilli, il segretario Marino Terinoni, il consultore Romano Terinoni e il maestro delle cerimonie Silvano Magi che ricordano con affetto i tempi in cui ogni domenica don Domenico celebrava la messa nella chiesa di san Biagio. Una grande atmosfera di commozione, incorniciata dalle splendide esecuzioni del coro che accompagnato l’evento in un clima di devota e sentita partecipazione.