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Rientro a scuola, difficoltà nel controllo del Green pass

Le regole per il rientro a scuola sono state confermate: Green pass per insegnanti e collaboratori scolastici, mascherine e distanziamento. La prova generale è iniziata a settembre, con gli esami di riparazione e con il rientro tra i banchi degli alunni dell’Alto Adige, i primi a tornare in classe con una settimana d’anticipo rispetto alle altre Regioni.

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in audizione alla Camera, questa mattina ha annunciato che per la prima volta tutti i docenti saranno in cattedra a partire dal primo giorno di scuola. Si tratta di oltre 857 mila insegnanti, 58 mila dei quali assunti in ruolo nell’ultimo anno. A preoccupare però resta il modo con cui controllare il Green pass di tutti questi docenti.

Il ministero dell’Istruzione ha promesso l’introduzione entro il 13 settembre di un’applicazione ad hoc che permetterà un controllo automatico e incrociato in pochi minuti. Nel frattempo gli istituti si sono attrezzati in maniera autonoma, e in molti casi il risultato è stato altalenante. Alcune scuole di Roma hanno scaricato l’applicazione usata da baristi e ristoratori, ma hanno riscontrato diversi problemi tecnici.

Errori nella lettura del codice del Green pass, nominativi non individuati dall’app, queste le difficoltà più frequenti. Così tutti gli insegnanti a cui non è stato possibile verificare la certificazione verde sono stati costretti a tornare a casa. La regola è infatti chiara: senza Green pass non si entra a scuola. Ma in questo caso il problema è stato di natura tecnica. Per questo i presidi invocano l’introduzione immediata dell’applicazione dedicata alla scuola. Intanto hanno studiato un piano alternativo: una lista di supplenti da chiamare in tempi strettissimi per sostituire gli insegnanti che non possono accedere negli istituti.