A volerne ripercorre la lunga carriera, e le numerose esperienze maturate nel mondo dello spettacolo ce ne vuole di spazio! Ma non è nostra intenzione stare ora qui a farne un ‘coccodrillo’ (nel gerco giornalistico, è il racconto della vita di un personaggio morto).
E’ però vero che questo incredibile ‘testimone’ della musica (è praticamente un’enciclopedia vivente: sa tutto di tutti!), è molto noto ed amato, soprattutto dalle nuove generazione, che lui a sua volta adora e sa ‘furbescamente’ gestire al meglio.
Una vita ‘maledetta’, da vero rocker
Chitarrista eclettico, Richard Philip Henry John Benson, nato a Woking, nei dintonr di Londra il 10 marzo 1955, oggi festeggia il suo compleanno, e per chi ama e segue la musica fargli gli auguri è quasi doveroso.
Musicista attivo soprattutto nell’underground romano fin dai primi anni Settanta, dove ha militato in diverse band, anche di successo, Richard ha avuto una vita a dir poco travagliata, e più volte ha addirittura visto la morte in faccia. Ha inciso diversi dischi solisti, alcuni tecnici, altri più ‘commerciali’ come la divertente ‘I Nani’, la cui regia è stata curata da Federico Zampaglione, dei Tiromancino.
Gli appuntamenti musicali televisivi
Figura di riferimento delle emittenti private della Capitale, ma spesso ospite in diverse trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali, Benson ha costruito la sua fama soprattutto nell’ambito del metal, del quale è da sempre attento testimone.
I suoi trash-live sempre ‘sold-out’
Mitici suoi spettacoli live dove, a separarlo dal pubblico appariva sempre una rete, per ‘stoppare’ il lancio di oggetti che egli stesso incentivava. Seguitissimo anche il suo colto lessico, capace di virare in un attimo dal forbito al ‘posseduto’, sapendo di suscitare così ilarità e simpatia. ‘Infernale’ è il suo aggettivo preferito, di qui tutta una serie di frasi indimenticabili legate alle sue ‘avventure’ televisive, come ‘il matrimonio infernale’, il ‘bastone infernale’ o, addirittura, il ‘buffet infernale’!
Sposato con la sua ‘devota’ Ester, Richard è un vero artista che merita di essere sempre ricordato. Tanti auguri!!!
Max