“In medicina abbiamo il dovere di stimolare i nostri studenti verso l’approfondimento degli aspetti scientifici e anche verso la ricerca. Abbiamo esempi di corsi di laurea che permettono approfondimenti di ricerca, ma sono pochi. Credo che dovremmo stimolare – sia nei corsi di laurea medica, sia nei corsi di specializzazione – l’aspetto della ricerca. Serve attrarre di più i giovani verso questo mondo, perché c’è stato un interesse ridotto legato, forse, anche all’incertezza delle carriere dei ricercatori”. Lo ha affermato il ministro per la Ricerca, Maria Cristina Messa, intervenuta a ‘1000azionioltrelaSm: corresponsabilità, innovazione, sostenibilità verso l’agenda 2025’, webinar organizzato a conclusione della Giornata mondiale della sclerosi multipla e per aprire la Settimana nazionale dedicata alla malattia, promossa dall’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) e della sua Fondazione Fism.
“Lavoriamo insieme – ha detto Messa dialogando con l’Aism – per connettere sempre di più ricerca e salute, per attrarre più giovani nel desiderio di fare una ricerca che risponda a una missione e cambi la vita delle persone. Collaboriamo per dare vita a infrastrutture comuni di ricerca, anche tra pubblico e privato: nel nuovo Piano nazionale di ricerca abbiamo destinato per questo 1 miliardo e mezzo. Un’occasione unica. E lavoriamo insieme per dare sostanza a un pieno coinvolgimento dei cittadini e delle persone direttamente coinvolte nell’indirizzare la ricerca verso le risposte di cui hanno bisogno”.
“In questi tre campi – ha concluso la ministra – il percorso che un’associazione come Aism ha costruito rappresenta un modello virtuoso, da condividere ed esportare in tanti ambiti”.