Un asteroide di nome Ribery è atterrato sul pianeta Fiorentina. Sembra un alieno perché parla un’altra lingua, ma solo calcistica. Il francese è arrivato a Firenze a 36 anni, ma guai a pensare che abbia accettato la nuova avventura solo per finire al meglio la sua carriera.
Ribery vuole ancora vincere, ha fame di gloria e si vede. Corre come un ragazzino, insegue gli avversari, semina il panico quando parte palla al piede. La classe è rimasta intatta, non è cambiata di una virgola. Anche il carattere è sempre uguale: volitivo, deciso, a tratti tracotante. Come quando ha inveito appena saputo che sarebbe dovuto uscire dal campo per la sostituzione decisa da Montella.
Ribery, al fantacalcio rimane un top
La rabbia per la sostituzione è durata un minuto, giusto il tempo di vedere Montella attenderlo nell’area tecnica. Lo ha abbracciato e si accomodato in panchina, per dispensare consigli. È un leader nato, si vede subito.
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Per questo l’intemperanza nei confronti del mister viola non porterà nessuna conseguenza a livello calcistico e fantacalcistico. Ribery rimane un top di reparto al fantacalcio, uno dei migliori. Segna, fa assist e ha il 7 assicurato. Cosa chiedere di meglio?