“Nella gestione di un’emergenza come questa bisogna essere seri e dire la verità, ma senza condirla mai di pessimismo. Perché il male psicologico è grave tanto quanto la pandemia”. All’indomani degli allentamenti delle misure anti Covid annunciate dal Governo, dalle nuove riaperture al coprifuoco alle 23, la microbiologa Maria Rita Gismondo fa questa riflessione commentando all’Adnkronos Salute quella che al grande pubblico è apparsa spesso come una ‘guerra nella guerra’: la dialettica che tante volte ha spaccato la comunità scientifica italiana in due ‘partiti’, aperturisti e chiusuristi.
“Le aperture graduali sono assolutamente logiche e condivisibili – dichiara la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano – Rimango sempre un’ottimista e continuo a non condividere l’atteggiamento di chi è stato allarmista: nei casi in cui è stato smentito, prima che i fatti gli dessero torto ha ovviamente creato un panico del tutto infondato; mentre nei casi in cui si è poi verificato quello che prevedeva, ha comunque allarmato prima che ciò avvenisse anche se non era affatto scontato accadesse, rovinando anche la speranza che faceva vivere un’attesa positiva della normalità”.