Il Comitato Tecnico Scientifico da una parte, la Lega e le Regioni dall’altra. Per la riparatura parziale degli stadi è un tira e molla tra due fronti, per ora ha prevalso la linea della prudenza. Gli impianti sportivi hanno segnato un primo passo verso il ritorno alla normalità dando la possibilità a 1000 tifosi, al momento scelti dalle società, di accedere allo stadio. Ma al momento non si va oltre.
La proposta della Lega Calcio, appoggiata dalle Regioni, era quella di aumentare la capienza al 25%. Un proposito bocciato però dal Comitato Tecnico Scientifico, che ha negato la riapertura parziale degli stadi a causa delle condizioni epidemiologiche ancora incerte.
Luigi De Siervo, ad della Lega Calcio Serie A, è tornato sulla proposta di riapertura nella giornata di oggi: “Possiamo avvicinarci al 25% di presenze del pubblico negli stadi con step intermedi – ha detto – rimanendo molto attenti alla curva dell’epidemia. L’obiettivo è ripartire con buon senso”.
Parole che sposano quindi la linea della prudenza appoggiata dal Cts, aprendo però alla possibilità di accogliere più tifosi nei prossimi mesi. È evidente come il ritorno negli impianti sia condizionato dall’andamento della curva epidemiologica. L’obiettivo è comunque fissato: arrivare a riempire il 25% degli stadi nei prossimi mesi.