Lezioni individuali in palestra e uno spazio di 10 metri quadri a persona in piscina: il ministero dello Sport ha stilato il nuovo protocollo, validato dal Comitato Tecnico Scientifico, per permettere la riapertura degli impianti. La decisione definitiva verrà presa dal nuovo governo e il protocollo, con eventuali modifiche, inserito nel prossimo Dpcm, previsto a partire dal prossimo 5 marzo.
La volontà del ministero, appoggiato dal parere degli scienziati, è di rimettere in moto la macchina dello sport, ferma da troppo tempo. Si lavora per evitare aggregazioni in spazi chiusi e confinati ma allo stesso tempo permettere il ritorno all’attività fisica soprattutto a ragazzi, anziani e a individui con patologie croniche, per i quali lo sport diventa fondamentale anche per la salute.
L’idea è quella di riaprire in maniera scaglionata. In zona arancione sarà possibile allenarsi in modo individuale in palestra e in piscina; saranno consentite inoltre le attività sportive dilettantistiche non di squadra o di contatto. Al via anche le attività sportive e di danza per i più piccoli. In zona gialla, oltre alle attività consentite nelle zone rosse e arancioni, sono consentiti gli allenamenti per gli sport da contatto e di squadra dilettantistici e di base.
Rimarrà l’obbligo di distanziamento per un minimo di 2 metri, le mascherine andranno sempre indossate e non si potrà fare la doccia. Queste le linee guida del nuovo protocollo dello Sport che punta alla riapertura in sicurezza di palestre e piscine.