Se da un lato, come ha rivelato lo specifico monitoraggio Iss-ministero della Salute, l’Rt è ancora eccessivamente alto (rischiando di portarci ad una ‘situazione incontrollabile’), dall’altra è stato dimostrato come e quanto, le dure restrizioni natalizie, abbiano ‘rallentato’ l’altrimenti rapida evoluzione dei contagi.
Come ha spiegato oggi infatti in conferenza stampa il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, “Ad oggi possiamo fare un consuntivo dell’effetto feste natalizie sull’andamento dell’epidemia di Covid-19, e abbiamo visto la tendenza a un incremento contenuto dell’incidenza e dell’Rt. Vuol dire che in qualche misura si è riusciti a frenare la corsa del virus, che però avrebbe ripreso a correre in maniera abbastanza decisa se non ci fossero stati dei provvedimenti importanti che hanno determinato anche dei sacrifici da parte di tutti“.
Rezza: “Ci auguriamo che anche altri vaccini possano essere approvati”
Riguardo poi le vaccinazioni, “Le Regioni stanno facendo uno sforzo ottimale. L’Italia è al top in Europa per le vaccinazioni fatte. Sono soddisfatto per l’inizio della campagna vaccinale, abbiamo dimostrato di poter fare un gran numero di vaccini in tempi brevi. Ovviamente si può fare sempre meglio ma in Europa siamo i primi e dobbiamo continuare cosi”. Secondo Rezza quindi “Le tabelle di marcia dei vaccini finora sono state rispettate, anzi anticipate, anche per la distribuzione da parte delle aziende. Io mi aspetto che non si verifichino problemi maggiori che riguarderebbero comunque tutti i Paesi europei e non solo noi. Ci auguriamo che anche altri vaccini possano essere approvati e ciò dipenderà dall’esame delle agenzie regolatorie. Più vaccini avremo a disposizione, più potremo fare una campagna di vaccinazione di massa”. Ed ancora, ”Ho sentito di un ritardo per la Pfizer ma per ora non mi risulta ufficialmente, mi sembra che per ora non ci sia questo problema”.
Rezza: “I tempi? Saranno veloci: tutti avranno diritto al vaccino”
Per quel che riguarda invece il calendario delle vaccinazioni, spiega ancora Rezza, ”Stiamo lavorando su un documento che classifica le varie categorie di persone e questa è la fase 2 delle vaccinazioni. Il documento va anche a stimare la numerosità delle categorie, ad esempio per le persone con 1 o 2 patologie siamo a stime variabili tra i 6-10 milioni di individui a seconda delle fonti di informazioni che si prendono in considerazione. Queste persone vanno chiaramente protette e avranno una priorità. Dopo di che ci sono anche alcune categorie di lavoratori essenziali che dovranno essere prese in considerazione. Su questo tema delle categorie di lavoratori – aggiunge l’esperto – c’è già un documento pronto con le categorie e la loro numerosità, ora in base ai vaccini disponibili e alle loro caratteristiche di questi andrà valutata l’opportunità di iniziare da una o da una altra. Va evitata una guerra tra categorie però. Tutti avranno diritto al vaccino e in tempi veloci“.
Rezza: “L’immunità di gregge? Con le vaccinazioni auspico entro 6-8 mesi”
Infine, altro tema molto seguito, “Non potremo raggiungere l’immunità di gregge attraverso le vaccinazioni prima di 6-8 mesi, la butto lì. Ma questo è solo uno degli obiettivi: il primo obiettivo è abbattere i casi gravi di Covid-19 e i decessi e rendere gli ospedali e le Rsa Covid-free. La previsione – ha quindi concluso Rezza – è che entro fine mese o l’inizio di febbraio, partirà la vaccinazione degli ‘over 80’“.
Max