“Se questa sarà la decisione, spero che le evidenze sulle ragioni della revoca siano solide e che abbiano pensato a come gestire il processo di trasferimento della concessione. Altrimenti sarà un disastro finanziario e occupazionale”.
Ormai avulso alle complicate dinamiche della politica, da attento osservatore ed economista quale è, Carlo Calenda ha così commentato la probabile scelta del governo nei confronti di Aspi, per la quale, nonostante il piano presentato sabato, è molto probabile che stati la revoca.
Inizialmente è stato il M5s ad opporsi tenacemente a qualsiasi trattativa, per poi trovare anche l’appoggio del premier Conte (di suo già abbastanza ‘provato’ dall’incontro ‘segreto’ fra Di Maio e Draghi) e, a ‘ruota’, anche dal Pd.
Tuttavia il leader di Azione non è poi così convinto dagli eventuali ‘benefici’ che potranno scaturirne e, quasi sconsolato commenta ancora: “Spero abbiano fatto bene i calcoli….“.
Max