Alla fine di maggio 2016 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 36,0% degli occupati dipendenti e corrispondono al 34,8% del monte retributivo osservato. Lo rileva l’Istat. Nel mese scorso, prosegue l’Istituto, lindice delle retribuzioni contrattuali orarie rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,6% nei confronti di maggio 2015. Complessivamente, nei primi cinque mesi del 2016 la retribuzione oraria media è cresciuta dello 0,7% rispetto al corrispondente periodo del 2015.Con riferimento ai principali macrosettori, a maggio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dello 0,7% per i dipendenti del settore privato (0,7% nellindustria e 0,8% nei servizi privati) e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione rileva ancora l’Istat.I settori che a maggio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (3,4%); energia elettrica e gas (1,9%). Si registrano variazioni nulle nei settori del legno, carta e stampa; della metalmeccanica; dei servizi di informazione e comunicazione; delle telecomunicazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.