CALCIO

Retegui: “Mi piacerebbe giocare in Italia”

“Avrei potuto essere hockeista, per due anni ho smesso con il calcio, poi apparve Diego Mazzilli, uno scout del Boca Juniors, che un giorno mi vide giocare a calcio in spiaggia e mi chiese se volessi fare un provino”. Dentro o fuori, una casualità ha lanciato la carriera di Retegui. L’attaccante ora sulla bocca di tutti dopo la convocazione di Mancini è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Capocannoniere del campionato argentino nel 2022, Retegui è l’attaccante su cui Mancini depone la sua fiducia per segnare i gol che servono alla nazionale italiana. Lui ne ha già fatti due, in due presenze in azzurro. Per il futuro sogna un trasferimento in Europa, magari in Italia. Di certo non c’è il Boca Juniors: “Il contratto con il Tigre è di due anni, il Boca però a novembre aveva l’opzione per richiedermi, ma non si è fatto sentire nessuno”.

Sulla convocazione in nazionale: “Quando mio padre mi ha detto che Mancini mi voleva, ho detto subito sì. Con Roberto abbiamo parlato tanto a Coverciano, soprattutto di tattica. Non mi sarei mai immaginato di vivere tutto questo. Adesso l’obiettivo è di prepararmi ancora meglio a livello fisico e mentale se l’Italia mi dovesse richiamare”.

Sul futuro: “Sì, il presidente Melaraña mi ha detto che in estate probabilmente verrò ceduto. A me piace molto l’idea, è un sogno per tutti quelli che giocano a calcio, i più grandi sono in Europa. Mi piacerebbe molto venire in Italia, ma è ancora molto presto”.

G.