“Oggi dobbiamo necessariamente tenere insieme due indirizzi fondamentali, la sfida della pandemia con un quadro che è migliorato. Abbiamo superato i 43 milioni di somministrazione di vaccini, 1 italiano su 2 ha avuto una prima dose, siamo nelle condizioni di pianificare una fase di gestione diversa della circolazione del virus. Nell’ultima settimana abbiamo avuto 11mila nuovi contagi, il numero che prima registravamo in mezza giornata. Anche i decessi sono calati in maniera significativa e sono sotto i cento. C’è un percorso di ripartenza e di riaperture, ma dobbiamo tenere un approccio di cautela e gradualità“.
Dunque, ha poi aggiunto stamane il ministro della Salute nel corso del suo intervento al convegno nazionale del Consiglio dell’Ordine degli psicologi, “Da venerdì avremo il 99% del Paese in zona bianca, siamo in una fase diversa“.
Va da se che, come risaputo, addio al coprifuoco (attualmente dalle 24 alle 5), e finalmente la possibilità per bar e ristoranti in primis, di poter tornare a lavorare in ‘condizioni di normalità’, usando indiscretamente sia gli spazi esterni che quelli interni e, soprattutto, senza più vicoli di orario. O meglio, se all’esterno non c’è più un numero stabilito per quanti seduti alo stesso tavolo, all’interno prevale comunque un massimo di 6 commensali per tavolo.
Semaforo verde infine anche per la vendita con asporto di cibi e bevande, e la consegna a domicilio, bene inteso che avvengano però nel rispetto delle norme relative al confezionamento, e la consegna dei prodotti. Resta invece ancora in auge il divieto di assembramento e, sia all’aperto che al chiuso, l’obbligo di mascherina.
Max