’Uno scandalo Pompei, fa male lo sciopero Alitalia, non sono in discussione i diritti sindacali ma serve responsabilità’: il premier, Matteo Renzi, va all’attacco dei sindacati: “Vedere che dopo tutto il lavoro fatto per salvare il sito e quindi i posti di lavoro a Pompei un’assemblea sindacale blocca all’improvviso migliaia di turisti sotto il sole o vedere che dopo le nottate insonni per coinvolgere Etihad e evitare il fallimento di Alitalia, gli scioperi dei lavoratori di quell’azienda rovinano le vacanze a migliaia di nostri concittadini, fa male”. “Intendiamoci – afferma sulla E-news – per evitare le polemiche di domani: nessuno mette in discussione il diritto all’assemblea sindacale o allo sciopero. Sono diritti sacrosanti. Ma c’è anche bisogno di buon senso e di ragionevolezza, di responsabilità e di rispetto. In un momento come questo tenere migliaia di turisti venuti da tutto il mondo, sotto il sole per un’assemblea sindacale a sorpresa significa volere il male di Pompei. Significa fare il male di Pompei. Io non ce l’ho con i sindacati. Ma se continua così dovremo difendere i sindacati da se stessi. L’assemblea a Pompei, in quelle modalità, in quelle forme, è semplicemente scandalosa. Continueremo a lavorare per Pompei, nonostante loro”, conclude. “In tanti dicono che va tutto male. Scommettono sul fallimento. Noi no. Ci proviamo. Ogni giorno. Passo dopo passo. Noi non vogliamo solo tirare fuori l’Italia dalla crisi. Vogliamo riportarla al posto che merita: alla guida dell’Europa”, aggiunge Renzi, e sottolinea: le parole d’ordine sono “riforme e crescita”. “Non serve al nostro paese fare demagogia o sollevare polveroni” e “il sindacato confederale ’’e in particolare la Cisl ha sempre avuto un ruolo responsabile nel Paese’’. Così il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, dopo le parole di Renzi. Piuttosto, ’’il Governo rinnovi subito i contratti pubblici scaduti da ben sei anni”. “È una delle poche volte in cui sono d’accordo con Renzi”. Così il leader Uil Carmelo Barbagallo, sottolineando di essersi già scusato, in passato, con turisti e cittadini per i disagi creati da manifestazioni sindacali ma anche che “in molte situazioni le scuse dovrebbero arrivare anche da dirigenti e politici” che non sanno risolvere i problemi dei lavoratori.