“Ripeto ciò che sto dicendo da giorni, in tutte le sedi, pubbliche e private. L’Italia vive una fase di difficoltà che nei prossimi mesi potrebbe peggiorare. Occorre una svolta. Non chiediamo nomine o sottosegretariati: chiediamo che ascoltino (anche) le nostre idee. Noi abbiamo messo sul tavolo 4 grandi temi 1) Sblocchiamo con i commissari i cantieri fermati dalla burocrazia 2) Eliminiamo o modifichiamo il reddito di cittadinanza che non funziona 3) Lavoriamo per una Giustizia Giusta, per i diritti e contro il populismo giustizialista 4) Cambiamo le regole insieme per eleggere il Sindaco d’Italia dando cinque anni di stabilità al Governo”.
Stamane Matteo Renzi, attraverso la sua pagina Fb, è tornato sul suo piano, ‘Italia Shock’, e sull’imminente incontro col presidente del Consiglio, “Ho chiesto un incontro al Premier. Nei giorni scorsi Conte si è rivolto con toni molto duri nei nostri confronti. E noi abbiamo risposto con decisione. E tuttavia ho fatto io il primo passo, vincendo l’orgoglio personale, perché la serietà viene prima delle ripicche personali. Ho chiesto di vederlo perché la partita si giochi in modo trasparente e diretto. E ho molto apprezzato il fatto che il Premier abbia comunicato di voler recarsi poi in Parlamento per proporre in quella sede l’Agenda 2023. Bene così: trasparenza. Qui del resto non si gioca una partita personale, di simpatia o antipatia. Si gioca una partita politica, di contenuti. Se il Premier riterrà che su queste cose si possa trovare un buon compromesso, noi ci saremo. Se il Premier riterrà di respingere le nostre idee, faremo senza polemiche un passo indietro, magari a beneficio dei cd. responsabili. Dentro o fuori non è una questione di tattica, ma di contenuti. Se sui contenuti siamo d’accordo, si sta dentro. Se sui contenuti siamo lontani, è giusto che tocchi ad altri. Con una parola: noi facciamo politica, non populismo“.
Max