“Un cambio di governo non lo vedo all’orizzonte, c’è un presidente del Consiglio che gode della fiducia parlamentare, una maggioranza cui noi partecipiamo. La legislatura durerà fino al 2023. Le considerazioni fatte ieri da Conte sul piano di Rinascita sono condivisibili, sui temi posti siamo assolutamente d’accordo, condividiamo l’impianto, ci ritroviamo al 95%”.
Ne è convinto Matteo Renzi, sebbene stia al governo con l’ex – non amato – Pd e quel M5s con il quale gli ‘ripugna’ aver a che fare, come rivela ne ‘La mossa del cavallo’, il nuovo libro edito da Marsilio, che oggi ha presentato.
Ma si sa, oggi questa è la politica. Dunque, incalza il leader di Italia viva, ”Voteremo nel 2023, c’è bisogno di rimettere mano alle regole del gioco per una leadership del Paese consolidata sulla base del voto, o la legittimazione rischia di passare per la democrazia sondaggistica e vince chi è più popolare nei sondaggi”, dice poi ‘punzecchiando’ il centrodestra (in continua ascesa) ed allontanando i disastrosi ‘punteggi’ di Italia Viva in termini di gradimento popolare. Insomma per il ‘democratico’ Renzi i sondaggi o meglio, ciò che veramente la gente pensa, conta poco meno di zero…
Ma lui, ‘vecchia volpe’, intanto si gode il momento e sfiorando l’ovvio prosegue, ”L’Italia ce la può fare, ce la farà, ce la deve fare. Si può utilizzare il post coronavirus come la più straordinaria opportunità per rimettersi in carreggiata”. Attenzione però, raccomanda Renzi, cercando il facile consenso ‘degli amici degli amici’: “A patto che si scelga la politica e non il populismo”, perché, “l’aspettativa di vita del governo Conte è la più lunga possibile”.
Oggi la mission era piazzare quante più copie de suo nuovo libro possibili: ‘mission’ riuscita!
Max