A scriverlo sul proprio account ufficiale Facebook è il premier Renzi, che in occasione della missione americana, ha parlato della prima tappa in Nevada. Direte scrive il premier – che ci fate a Stillwather? Visitiamo la centrale di energie rinnovabili più innovativa del mondo che è italiana anche se spesso il nostro Paese sembra fare tutto per nascondere le proprie eccellenze. Avete letto bene: la più innovativa del mondo è italiana. Merito di Enel è Enel Greenpower. Con il Ceo Francesco Starace spiega Renzi – raccogliamo i frutti di un lungo lavoro di anni che ha visto l’azienda italiana diventare una delle principali compagnie del mondo per il geotermico, per il solare fotovoltaico, per il solare termico – tutte realtà presenti in Nevada con una combinazione tecnologica unica – e comunque molto forte anche su eolico e idroelettrico. Enel sottolinea il premier – è una grande azienda della quale essere orgogliosi. Una grande azienda globale, tra le poche multinazionali che hanno la testa e il cuore in Italia. Continueremo a farla crescere, anche attraverso i progetti innovativi della Banda Larga che presenteremo il prossimo 7 aprile. Renzi nel proprio diario di bordo ha evidenziato che “Il futuro dell’energia è innanzitutto la tecnologia: investire sulla ricerca, non aver paura del futuro e della scienza. Cose che Enel fa egregiamente, anche a livello globale. Chi teme la ricerca e l’innovazione è destinato a vivere nella paura. E perdere tutte le sfide del domani. Le rinnovabili scrive ancora – vedono l’Italia tra i leader mondiali e ne siamo orgogliosi. Ma dobbiamo avere consapevolezza che un mondo che va avanti solo a rinnovabili per il momento è solo un sogno. Dobbiamo ridurre la dipendenza dai fossili e le emissioni, come abbiamo fatto negli ultimi 25 anni (in Italia -23% di emissioni CO2). Ma il petrolio e gas naturale serviranno ancora a lungo: non sprecare ciò che abbiamo è il primo comandamento per tutti noi. L’Italia e gli italiani infine specifica Renzi – sono capaci di cose meravigliose di cui non parliamo mai o quasi. Il Nevada non è propriamente dietro l’angolo. Ma stiamo andando lì perché vogliamo plasticamente mostrare quanto i nostri ingegneri, i nostri operai, i nostri tecnici, i nostri lavoratori, i nostri geologi siano stimati in tutto il mondo. Siamo reduci da anni in cui ci siamo raccontati che la globalizzazione ci avrebbe fatto del male. Con il nostro Governo stiamo provando, passo dopo passo, giorno dopo giorno, a raccontare che l’Italia è più forte delle sue paure. E che in tutto il mondo essere italiani è un onore”, conclude.
D.T.